Audit di maturità e sperimentazione CRO: la metodologia Welyft per il massimo rendimento
Un audit di maturità CRO ci permette di valutare la capacità di un'organizzazione di ottimizzare le proprie prestazioni attraverso i seguenti metodi
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Introduzione
Nell'arena digitale competitiva di oggi, l'ottimizzazione del tasso di conversione (CRO) e lasperimentazione sono imperativi per il successo. La maturità CRO varia notevolmente da un'azienda all'altra. La metodologia Welyft offre un approccio strutturato per una valutazione approfondita, che porta a un miglioramento significativo della maturità CRO e della sperimentazione. Questo metodo consente di integrare la sperimentazione nel DNA dell'azienda, influenzando la strategia, la cultura e i processi decisionali.
La metodologia Welyft: un'analisi approfondita
Welyft, agenzia specializzata in data-marketing e sperimentazione digitale, ha sviluppato una metodologia di audit basata su un'analisi rigorosa delle pratiche di sperimentazione di un'organizzazione. Questo approccio permette di determinare il modo in cui un'azienda conduce le attività diA/B testing e diottimizzazione del tasso di conversione.
I quattro pilastri fondamentali dell'audit di maturità di Welyft
L'audit di maturità di Welyft si basa su quattro pilastri essenziali, ognuno dei quali è fondamentale per il successo dell'esperimento:
- Strategia e cultura: questo pilastro esamina l'esistenza di un sostegno da parte del management, una cultura aziendale che valorizzi l'apprendimento attraverso i test, l'orientamento al cliente(centralità del marchio o dell'utente) e la centralizzazione o decentralizzazione della strategia. L'audit valuta anche l'integrazione dei dati nel processo decisionale.
- Processo e governance: questo pilastro valuta la presenza di processi chiari e di una matrice RACI (Responsible, Actor, Consulted, Informed) ben definita. L'obiettivo è garantire che a ogni problema sia associata una soluzione di ricerca pertinente. L'audit analizza anche l'appropriazione dei test e la centralizzazione/decentralizzazione dei processi.
- Metodi e competenze: questo pilastro si concentra sulla formazione dei team di A/B testing, sull'identificazione dei punti dolenti dei clienti e sull'applicazione di metodi quali l'ideazione, i flussi di lavoro di A/B testing, la qualità dei dati e la ricerca sugli utenti. Valuta la capacità del team di condurre analisi statistiche e interpretare i risultati.
- Strumenti: questo pilastro analizza gli strumenti specialistici necessari per svolgere le attività di A/B testing. Sono inclusi strumenti per il test degli utenti, la collaborazione (come Jira Discovery e Miro) e la gestione della roadmap.
Audit di maturità CRO Welyft: un processo iterativo
L'audit Welyft è un processo iterativo, adattato alle risorse e alle priorità di ciascuna azienda. Si articola nelle seguenti fasi:
- Analisi preliminare: l'audit inizia con un'analisi della matrice di maturità, interviste e workshop. Le interviste coinvolgono i membri di vari team, tra cui i team di sviluppo, CRM,UX e dati.
- Definizione delle visioni target: Welyft collabora con l'azienda per definire due visioni: un MVP (Minimum Viable Product) per un rapido rilancio e una visione a lungo termine per una crescita sostenibile.
- Identificazione dei bisogni: sulla base delle visioni, Welyft identifica i bisogni in termini distrumenti, processi e formazione. Ciò include un'analisi dell'infrastruttura tecnica e delle competenze dei team.
- Analisi della maturità: l'analisi si basa su 10 fattori chiave, come la cultura del test, la velocità del test A/B, l'integrazione del prodotto, l'allineamento della roadmap, i flussi di lavoro, gli strumenti, le competenze di sperimentazione, l'esperienza nel test A/B e la qualità dei dati.
- Valutazione del profilo di maturità: L'audit posiziona l'organizzazione su una scala di maturità che va da Principiante à Eccellenza.
- Principiante (20-40%): test sporadici, processi improvvisati e risorse limitate. L'accento è posto sull'importanza dell'ottimizzazione.
- Essenziale (40-60%): riconoscimento dell'importanza della sperimentazione, definizione degli elementi di base. L'organizzazione inizia ad allocare le risorse e a migliorare le competenze.
- Competenza (61-80%): i dati guidano le decisioni, la sperimentazione è integrata nella roadmap. L'accento è posto sulla creazione di una struttura solida e sull'espansione dei test.
- Eccellenza (81-100%): la sperimentazione è al centro dell'azienda, con processi efficienti e investimenti significativi. Questa fase è caratterizzata dal decentramento o dalla transizione verso un centro di eccellenza.
Principali problemi e sfide identificati durante un audit di maturità CRO:
- Visione strategica e obiettivi: mancanza di chiarezza nella strategia generale e negli obiettivi misurabili. Ciò include una roadmap di ottimizzazione incompleta, un disallineamento tra gli obiettivi quotidiani e quelli a lungo termine e un'incoerenza tra KPI e OKR.
- Cultura della sperimentazione e dell'agilità: è necessario correggere una fragile cultura della sperimentazione, la resistenza alle iterazioni, un processo di test sequenziale, la mancanza di priorità e la limitata autonomia regionale. Manca anche una disciplina di processo.
- Governance e coordinamento: governance poco chiara, mancanza di coordinamento, confusione di ruoli e lacune nella comunicazione tra i team. La struttura decentrata ha portato a incoerenze nella definizione delle priorità, nell'esecuzione e nell'analisi.
Esempio di raccomandazioni chiave
- Implementare una roadmap di ottimizzazione strutturata utilizzando uno strumento centralizzato.
- Standardizzare i processi CRO per garantire test A/B coerenti ed efficaci.
- Migliorare la comunicazione e la collaborazione tra i team attraverso nuovi organismi.
- Sviluppare una cultura della sperimentazione che incoraggi l'apprendimento e l'adattamento.
- Investire in strumenti e formazione per migliorare le competenze del team.
- Chiarire ruoli e responsabilità utilizzando il modello RACI.